APPELLO DEL PRI AGLI ITALIANI PER LA DEMOCRAZIA REPUBBLICANA

Il Premier Renzi sembra voler utilizzare l’appuntamento parlamentare sulla discussione della legge elettorale (l’Italicum) per un regolamento dei conti politici all’interno del PD. Un partito che usufruisce attualmente di una consistente maggioranza alla Camera dei Deputati, in conseguenza di una consultazione elettorale la cui legittimità è stata messa in dubbio dall’annullamento operato dalla Corte Costituzionale della legge elettorale attraverso la quale essa è stata eletta nel 2013.
Non c’è motivazione alcuna che possa giustificare la sfida che il Presidente del Consiglio lancia al Parlamento con il voto di fiducia, e quando dice “Se potete, mandatemi a casa”. Né di ordine istituzionale-costituzionale, dal momento che la legge elettorale deve essere strutturalmente uno strumento di garanzia e di ampia condivisione politica, e soprattutto deve apparire tale; e tanto meno di ordine strategico per l’Italia, e tale da dover giustificare, col voto di fiducia, una tale forte tensione che sta lacerando il tessuto sociale del Paese.
Già il Premier, governando con continui decreti legge, ha sostanzialmente esautorato il Parlamento. E ciò proprio nel momento in cui sarebbe essenziale che tutte le forze politiche trovassero le necessarie convergenze e la volontà politica per portare in situazione di sicurezza economica e sociale l’Italia. Non vorremmo che tutto ciò fosse parte significativa di una strategia messa in atto dal Governo per fuorviare l’attenzione della pubblica opinione nazionale rispetto alle difficoltà, e soprattutto ai ritardi, che il Paese incontra nel riuscire ad imboccare la strada della crescita, della ripresa economica e del rilancio occupazionale; cosa che invece sta avvenendo nei principali paesi dell’area euro con i quali l’Italia deve confrontarsi.
Renzi avrà sicuramente la fiducia, stante la composizione per molti versi illegittima dell’attuale Camera dei Deputati, ma crea un vulnus senza precedenti, di cui forse non si rende nemmeno conto; soprattutto quando afferma “Sogno un modello (per l’Italia) analogo a quello degli USA”, dimenticando che quella democrazia si regge su un perfetto, forte, credibile ed efficace equilibrio tra i vari poteri dello Stato.
Per ovviare ai danni che potrebbe produrre la pervicacia dell’azione del Premier Renzi, i repubblicani indicano la soluzione di una nuova Assemblea Costituente eletta con il sistema proporzionale, che sappia recuperare lo spirito positivo e propositivo della prima Assemblea Costituente; e possa produrre quindi tutti i necessari ed opportuni aggiornamenti della Costituzione vigente, conservandone nel contempo lo spirito e l’afflato democratico originario.

Per questi motivi invitiamo i cittadini a firmare la petizione, che poi provvederemo ad inoltrare al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio.

L’adesione, i suggerimenti e gli eventuali contributi alla petizione potranno essere espressi attraverso l’utilizzo della e-mail:firma.petizionepri@libero.it

Saverio Collura - Coordinatore Nazionale PRI
Franco Torchia - Vicesegretario PRI
Widmer Valbonesi - Vicesegretario PRI

Roma, 30 Aprile 2015